Onorevoli Colleghi! - La malattia tumorale è una tipica malattia sociale a causa della sua incidenza e del grande impatto emotivo che essa è in grado di indurre.
      Si calcola che nel mondo i malati di cancro siano 14 milioni e 5 milioni di essi
muoiono ogni anno proprio a causa di questa malattia.
      L'incidenza del cancro è in sensibile aumento: nel 2010 in Europa vi sarà un incremento del 27 per cento, nel Nord America del 44 per cento, in America Latina del 101 per cento e in Africa del 116 per cento.
      Le «armi» a disposizione per combattere questa malattia sono: la prevenzione, la chirurgia, la radioterapia e la chemioterapia.
      In questa prospettiva bisogna prendere atto di due fatti: il primo è che la tecnologia moderna comporta spese sempre maggiori; il secondo è che i fondi stanziati sono sempre minori, almeno in senso relativo. Inoltre, si calcola che nel 2025 oltre il 50 per cento dei morti di tumore avrà un'età superiore ai sessanta anni. In Italia (e non solo in Italia) vi è una tendenza alla riduzione dei posti letto ospedalieri e alla chiusura dei cosiddetti «piccoli ospedali». I malati terminali di cancro sono sempre più sospinti ai margini di una adeguata assistenza, sia sul piano economico che sul piano dell'organizzazione assistenziale sanitaria. In questa prospettiva, potenziare l'assistenza domiciliare per questa tipologia di pazienti diventa la soluzione più logica sotto il profilo umano ed economico, nonché la più urgente. L'esperienza italiana in questo settore è tra le più avanzate ed ha già dimostrato di poter essere utilizzata al Nord come al Sud con pari efficacia e soprattutto con alto gradimento da parte delle stesse famiglie degli ammalati. In particolare, vi sono progetti di ospedalizzazione domiciliare in atto in Italia fin dal 1985, che hanno

 

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consentito di assistere numerosissimi malati terminali di cancro a domicilio e gratuitamente.
      Con l'ospedalizzazione domiciliare oncologica si può sicuramente fare il bene del malato. Ci sono persone che rinunciano a parti del proprio modesto guadagno per accudire la persona ammalata e ci sono compiti che devono essere assolti dalle strutture pubbliche. Tenendo conto del fatto che l'ospedalizzazione domiciliare dei malati oncologici terminali è un diritto primario, la presente proposta di legge si prefigge l'obbiettivo di sancire questo diritto prioritario sul piano morale, sociale e tecnico.
 

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